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giovedì 13 febbraio 2014

Libri: L'atelier dei miracoli.

Buongiorno.
Oggi vi parlo di un libro," L'atelier dei miracoli" di Valerie Tong Cuong, che ho deciso di leggere avendolo visto in cima alla classifica del sito Ibs.
Ad incuriosirmi la trama e la definizione del libro come thriller alla francese ( in cui i colpi di scena durante la narrazione dovrebbero portare il lettore a capire che non tutto è come sembra) .
Ma procediamo con ordine.
Il romanzo racconta la storia di tre personaggi, tre persone sull'orlo del baratro, che proprio nel momento in cui stanno per precipitare incontrano un benefattore.
Millie è una giovane ragazza di 23 anni. Nonostante sia così giovane e in gamba, vive lontano dalla sua famiglia e lavora per un'agenzia interinale, non ha amici, nè un ragazzo ,  nè una vita sociale.
La sua solitudine è profonda e una notte, in seguito ad un'incendio che divampa nel suo appartamento , si getta dalla finestra finendo in ospedale miracolosamente illesa.
Mike è un ex soldato , un disertore, finito a vivere per strada dopo aver perso tutto, compresa la sua donna. Nel quartiere dove si è stabilito è rispettato da tutti ed è diventato un leader . Ma una notte un gruppo di persone quasi lo ammazza di botte e anche lui finisce in ospedale.
Mariette invece è un'insegnante quarantenne di storia e geografia. Sposata, madre di due gemelli, la sua vita apparentemente scorre tranquilla. In realtà lei è una donna profondamente sofferente. Non sopporta più i suoi studenti, il suo lavoro, il marito . E quando un giorno perde la pazienza e colpisce uno dei suoi allievi, il medico le consiglia una clinica psichiatrica.
A questo punto le vite dei tre protagonisti  subiscono una svolta. A cambiare le cose l'incontro con Jean , il capo di un'associazione che aiuta le persone in difficoltà a reinserirsi nel tessuto sociale.
La figura di Jean appare subito ambigua. Di norma pacato e misurato diventa all'improvviso scostante e ombroso. E viene spontaneo domandarsi come mai questo aiuto disinteressato e se dietro la sua benevolenza non si nasconda qualcos'altro.

Il romanzo è bello. L'autrice riesce con un linguaggio scorrevole e coinvolgente a trattare argomenti delicati come la disperazione di chi sente di non avere più vie d'uscita. E' un libro non banale, che fà riflettere dimostrando che ognuno deve trovare dentro di sè la forza per andare avanti, per superare anche i momenti peggiori . La storia è coinvolgente al punto da spingere chi legge a divorare le pagine per arrivare a sbrogliare la matassa.
Prccato per il finale alquanto sbrigativo. Sembra che l'autrice avesse fretta di terminare il libro mentre alcuni aspetti, come le motivazioni dietro la benevolenza di Jean, se approfondite avrebbero reso il romanzo ancor più bello. In questo modo invece sembra che ci sia qualcosa di non concluso, una nota stonata rispetto ai due terzi del libro che risultano invece molto approfonditi.

Il mio voto : 3 su 5.

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