Cerca nel blog

martedì 24 settembre 2013

E l'eco rispose di Khaled Hosseini. (recensione libri)

E l'eco rispose di Khaled Hosseini (recensione)

La trama. 
La storia inizia con una favola che Sabur, padre di Abdullah e Pari, racconta ai figli prima che si addormentino.
é la storia di un div che costringe una famiglia a sacrificare un figlio per salvarsi. E Sabur sta per compiere una scelta altrettanto dolorosa : non potendo mantenere entrambi i figli affida la bambina ad una ricca famiglia di Kabul, affinchè si prenda cura di lei.
L'amore tra i due fratelli, estremamente legati tra loro, lega le storie che lo scrittore inizia a narrare.
Passando per Parigi, la Grecia, San Francisco e ancora Kabul si dipanano le vicende delle generazioni successive , in un susseguirsi di flashback . 
La mia opinione. 
Ho già letto i precedenti romanzi di Hosseini ed entrambi mi sono piaciuti molto. Lo scrittore riesce a incantare con la sua narrazione, facendoci scoprire la realtà, nel bene e nel male, del suo paese.
L'inizio della storia è molto triste.
Colpiscono al cuore la separazione tra i bue bambini, la sofferenza del padre, la responsabilità di una scelta difficile che influenzerà, nei decenni successivi, la vita dei protagonisti e dei loro discendenti.
Lo scrittore descrive l'amore, in ogni sua sfaccettatura.
Quello dei genitori verso i figli, dei fratelli verso le sorelle, l'amore per la propria terra .Ma anche la fortuna di chi è vissuto altrove e scopre con stupore da dove proviene e i molti modi in cui le persone si feriscono, si tradiscono, si sacrificano gli uni per gli altri e si amano.
Non voglio aggiungere altro.  Penso che nessuna parola possa rendere la magia che si sprigiona da quelle pagine. Vi ritroverete immersi nella realtà di Kabul, sradicati dalla vostra terra, soffrirete insieme ai protagonisti e gioirete quando loro saranno felici. 
Il mio voto. 
5 su 5. 
Ho letto molte critiche a questo romanzo. Sembra che a molti lettori non sia sembrato all'altezza dei precedenti.
Eppure io mi sono sentita toccata ancora una volta dalle parole lette, dalle emozioni che suscitano, quindi non posso far altro che consigliarvi di immergervi ancora una volta tra queste pagine e lasciarvi cullare da questa ennesima bella storia. 

La verità sul caso Harry Quebert. ( Recensione libri)

La verità sul caso Harry Quebert ( recensione).

La trama.
Marcus Goldman è un giovane scrittore. Il suo romanzo d'esordio ha venduto milioni di copie, portandolo in vetta alle classifiche e facendogli assaporare successo e fama.
 Dopo due anni dalla pubblicazione del romanzo però Marcus non riesce più a scrivere.
 La pressione dell'editore, le aspettative dei lettori, lo stress da "pagina bianca" e il timore di perdere lo status conquistato lo spingono a cercare l'aiuto di Harry Quebert, suo ex professore nonchè amico e mentore.
 Recatosi nella cittadina dove il professore vive in una grande villa sull'oceano, Marcus scopre che il suo amico nasconde un segreto: l'amore per una giovane ragazza scomparsa ben 33 anni prima. 
Quando  il cadavere della ragazza viene rinvenuto nel giardino della villa di Harry e  il professore diventa per tutti il colpevole,  Marcus inizia ad indagare per scoprire la verità e scagionare l'amico, in un susseguirsi di colpi di scena che cambiano ogni volta il corso delle indagini.
  La mia opinione.
Subito dopo aver letto la trama di questo libro ho avuto voglia di leggerlo. Non avevo mai sentito nominare questo autore ( Joel Dicker) nè avevo sentito parlare del suo improvviso successo.
Quando scelgo un libro infatti mi lascio rapire dalla copertina, dal titolo ma mai condizionare dalle opinioni altrui.
Durante la lettura, scorrevole e piacevole, mi sono chiesta chi fosse l'autore. Ho scoperto che si tratta di uno svizzero di 28 anni ( cui le case editrici avevano rifiutato ben 5 romanzi prima di pubblicare questo) , che scrive in francese ma ambienta la storia in America, stato che ben conosce avendo i suoi genitori una casa nel Maine. 
In Francia il romanzo ha venduto milioni di copie e ottenuto diversi riconoscimenti.
Successo meritato?
Per uno scrittore così giovane direi proprio di si.
Il romanzo non è eccezionale. Troppe scene ripetute in maniera identica, dialoghi banali, personaggi al limite del ridicolo ( vedi la madre di Marcus), storia d'amore raccontata in termini stucchevoli e molti cliché.
Nonostante ciò la storia ti prende sin dalle prime pagine e , sebbene il libro sia un bel mattone, 
ti viene voglia di andare avanti.
Sono gli sviluppi nelle indagini  a rendere tutto interessante . Ogni lettore fà le sue supposizioni durante la lettura di un giallo ma nel romanzo i ripetuti colpi di scena fanno cadere di continuo le certezze acquisite.
Nella cittadina infatti sono molti i personaggi che nascondono segreti e nulla è come sembra. 
Anche se , leggendo le numerose recensioni negative che il libro ha ricevuto, doveste partire prevenuti l'autore riesce a intrattenere, coinvolgere e sorprendere il lettore. E se non è questo lo scopo di un romanzo.... L'impianto narrativo poteva essere di sicuri sviscerato meglio ( troppa carne al fuoco nella parte finale) ma l'attenzione del lettore non cala, viene mantenuta sempre viva.
Ad un autore così giovane io perdono volentieri la ripetitività , fiduciosa che acquisterà col tempo il dono della sintesi, ma ne apprezzo la mente brillante .
In definitiva se cercate il capolavoro letterario dell'anno leggete altro. Se volete una piacevole lettura che vi terrà incollati sotto l'ombrellone ben arrivati!
Il mio voto. 
4 su 5. Un buon esordio a mio avviso. Sono curiosa di vedere la crescita di questo giovane autore. In bocca al lupo Joel.


Nessuno sa di noi. Simona Sparaco ( recensione libri).

Nessuno sa di noi di Simona Sparaco (recensione).

La trama.
Luce e Pietro sono una giovane coppia in attesa del primo figlio.
Dopo anni di tentativi Lorenzo sta per arrivare nelle loro vite e la gioia dei due è immensa.
Ad uno degli ultimi controlli dalla ginecologa però il loro sorriso si spegne: Lorenzo è affetto da una grave malformazione ossea che lo condannerà ad una vita di dolore, sempre ammesso che sopravviva al parto.
La coppia si trova di fronte ad una scelta dolorosa: far nascere il bambino e sopportare le atroci sofferenze che lo aspettano  o ricorrere ad una interruzione terapeutica della gravidanza ?E come può una madre che da sette mesi sente crescere e muovere una vita dentro di sè, decidere di mettere fine a questa stessa vita?
Una scelta dolorosa e difficile che, come ogni decisione, comporta degli strascichi. 

La mia opinione. 
Ho scelto questo libro solo per il titolo, senza neppure aver letto la trama.
Pensavo ad una storia d'amore, ad un rapporto da nascondere, a due amanti.
Invece mi sono trovata immersa in un capolavoro commovente, duro, diretto e difficile.
Il tema trattato è uno dei tanti che ancora sono tabù nel nostro paese, dei quali si parla poco. 
Come reagisce una donna in attesa scoprendo che il proprio figlio sarà "diverso", che non sarà sano come lo aveva sempre sognato?
La protagonista decide di interrompere la gravidanza. E per farlo deve recarsi in Inghilterra perchè qui da noi, oltre la 23 settimana , è vietato. Si potrebbe dire : egoista! Perchè pensa che un figlio malato le cambierà  la vita, forse addirittura gliela rovinerà.
No, non è questo che pensa Luce e non è neppure così giusto giudicare. Io non sono madre, non so cosa voglia dire sentire una vita che ti cresce dentro e desiderare ogni giorno che arrivi il momento di stringerla tra le braccia, ma non deve essere facile trovarsi al posto di Luce.
Perchè devi decidere  se mettere al mondo un figlio che è destinato ad atroci sofferenze, perchè il suo corpo non è sano, non è come dovrebbe essere e vederlo soffrire ogni giorno, impotente. 
Oppure puoi mettere fine alla sua vita, provando un dolore che ti ucciderà dentro. In ogni caso soffri,perchè non esiste una scelta giusta o meno dolorosa. E una madre non vorrebbe mai trovarsi di fronte ad una scelta del genere e al dolore che ne comporta . La scrittrice è riuscita a farmi provare proprio questo dolore. Io che non sono madre, che in realtà non capisco, che non  so cosa farei se mi trovassi nella stessa situazione ( e non si può pretendere di sapere se non ci si trova dentro) , ho sofferto con lei, sarei voluta scappare da quella clinica insieme a lei, ho pianto mentre lei piangeva.
Penso che nessun romanzo mi abbia commossa e coinvolta come questo. 
A prescindere dalla scelta fatta dalla protagonista, che possiamo condividere o no, è un romanzo toccante, magnifico, diretto. Che ti fà immedesimare nel dolore e nelle paure di questa madre.
Luce trova conforto al dolore che la annienta sul web.Lì altre mamme,  che come lei hanno dovuto scegliere e in alcuni casi hanno fatto una scelta diversa dalla sua, le tengono compagnia, la fanno sentire, forse ,capita .E Luce ritrova il coraggio di parlare, senza nascondersi,senza vergognarsi . Perchè la lettura molto spesso ci salva e condividere le esperienze ci rende più forti e meno soli. Bellissima anche la descrizione del  dolore del compagno,  Pietro, un dolore sordo ma silenzioso.
Ho invidiato la scrittrice per la capacità di colpire al cuore, di provocare dolore, di farti sentire vicina ai protagonisti al punto da aver voglia di piangere.
Il mio voto.
5 su 5.
Non ho ancora letto il romanzo che ha vinto il premio Strega ma penso che avrei premiato Simona Sparaco perchè questo libro è bellissimo . 
Incuriosita ho letto , sempre della stessa autrice, Lovebook e devo ammettere che non c'è paragone. Sembrano due mani differenti, due diversi modi di scrivere. Preferisco senza dubbio la storia di Luce e Pietro. 
Buona lettura.