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martedì 24 settembre 2013

Nessuno sa di noi. Simona Sparaco ( recensione libri).

Nessuno sa di noi di Simona Sparaco (recensione).

La trama.
Luce e Pietro sono una giovane coppia in attesa del primo figlio.
Dopo anni di tentativi Lorenzo sta per arrivare nelle loro vite e la gioia dei due è immensa.
Ad uno degli ultimi controlli dalla ginecologa però il loro sorriso si spegne: Lorenzo è affetto da una grave malformazione ossea che lo condannerà ad una vita di dolore, sempre ammesso che sopravviva al parto.
La coppia si trova di fronte ad una scelta dolorosa: far nascere il bambino e sopportare le atroci sofferenze che lo aspettano  o ricorrere ad una interruzione terapeutica della gravidanza ?E come può una madre che da sette mesi sente crescere e muovere una vita dentro di sè, decidere di mettere fine a questa stessa vita?
Una scelta dolorosa e difficile che, come ogni decisione, comporta degli strascichi. 

La mia opinione. 
Ho scelto questo libro solo per il titolo, senza neppure aver letto la trama.
Pensavo ad una storia d'amore, ad un rapporto da nascondere, a due amanti.
Invece mi sono trovata immersa in un capolavoro commovente, duro, diretto e difficile.
Il tema trattato è uno dei tanti che ancora sono tabù nel nostro paese, dei quali si parla poco. 
Come reagisce una donna in attesa scoprendo che il proprio figlio sarà "diverso", che non sarà sano come lo aveva sempre sognato?
La protagonista decide di interrompere la gravidanza. E per farlo deve recarsi in Inghilterra perchè qui da noi, oltre la 23 settimana , è vietato. Si potrebbe dire : egoista! Perchè pensa che un figlio malato le cambierà  la vita, forse addirittura gliela rovinerà.
No, non è questo che pensa Luce e non è neppure così giusto giudicare. Io non sono madre, non so cosa voglia dire sentire una vita che ti cresce dentro e desiderare ogni giorno che arrivi il momento di stringerla tra le braccia, ma non deve essere facile trovarsi al posto di Luce.
Perchè devi decidere  se mettere al mondo un figlio che è destinato ad atroci sofferenze, perchè il suo corpo non è sano, non è come dovrebbe essere e vederlo soffrire ogni giorno, impotente. 
Oppure puoi mettere fine alla sua vita, provando un dolore che ti ucciderà dentro. In ogni caso soffri,perchè non esiste una scelta giusta o meno dolorosa. E una madre non vorrebbe mai trovarsi di fronte ad una scelta del genere e al dolore che ne comporta . La scrittrice è riuscita a farmi provare proprio questo dolore. Io che non sono madre, che in realtà non capisco, che non  so cosa farei se mi trovassi nella stessa situazione ( e non si può pretendere di sapere se non ci si trova dentro) , ho sofferto con lei, sarei voluta scappare da quella clinica insieme a lei, ho pianto mentre lei piangeva.
Penso che nessun romanzo mi abbia commossa e coinvolta come questo. 
A prescindere dalla scelta fatta dalla protagonista, che possiamo condividere o no, è un romanzo toccante, magnifico, diretto. Che ti fà immedesimare nel dolore e nelle paure di questa madre.
Luce trova conforto al dolore che la annienta sul web.Lì altre mamme,  che come lei hanno dovuto scegliere e in alcuni casi hanno fatto una scelta diversa dalla sua, le tengono compagnia, la fanno sentire, forse ,capita .E Luce ritrova il coraggio di parlare, senza nascondersi,senza vergognarsi . Perchè la lettura molto spesso ci salva e condividere le esperienze ci rende più forti e meno soli. Bellissima anche la descrizione del  dolore del compagno,  Pietro, un dolore sordo ma silenzioso.
Ho invidiato la scrittrice per la capacità di colpire al cuore, di provocare dolore, di farti sentire vicina ai protagonisti al punto da aver voglia di piangere.
Il mio voto.
5 su 5.
Non ho ancora letto il romanzo che ha vinto il premio Strega ma penso che avrei premiato Simona Sparaco perchè questo libro è bellissimo . 
Incuriosita ho letto , sempre della stessa autrice, Lovebook e devo ammettere che non c'è paragone. Sembrano due mani differenti, due diversi modi di scrivere. Preferisco senza dubbio la storia di Luce e Pietro. 
Buona lettura. 

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